giovedì 6 novembre 2014

Le regole di uno scrittore che vende libri

Vendere libri è un’attività faticosa per uno che legge, così come lo è vendere videogiochi per un hardcore gamer o film per un cineasta. Ti fa odiare la tua passione e non solo per un motivo. Ci sono infatti delle regole che molti librai in cuor loro conoscono…

 Regola numero 1
Si vendono solo libri osceni

complimenti per la posa
- L’ultimo di Vespa, che bello! Tu l'hai letto?
- No, non è il mio genere.
- Io li ho tutti!

Fabio Volo al posto di Murakami, Faletti piuttosto che Nesb0, Violetta e Peppa Pig (l’anno scorso aveva un’intera parete dedicata) invece di qualsiasi classico Disney … La lista delle scelte che ti fanno stridere i denti è lunghissima. Potrei anche fregarmene se non fosse per il fatto che Tolkien rimane perennemente fermo sullo scaffale o che nessuno calcola Wild Cards di Martin (che non è proprio suo, ma vabbé, ci siamo capiti).
Non puoi protestare, devi stare zitto e se insisti indisponi il cliente. O meglio, lo indisponi se solo provi a dire che esiste qualcosa di meglio.
La cosa che ti da fastidio è che non si tratta solo di mode, i libri osceni si vendono continuamente e tornano anche! 
Ma di questo ne riparliamo nella regola numero 10.

Regola numero 2
 Non dire che è tratto da un libro

No, non commento...
- Questo videogioco è tratto da un libro.
- Allora non lo voglio.

Giuro, capita sempre. I genitori non fanno leggere i figli e i figli ringraziano i genitori della cosa e pensano che i libri siano da evitare, che leggere sia semplicemente un sacrificio imposto dalla scuola. Mi è persino capitato di sentire madri preoccupati per il figlio che leggeva troppo. Quando chiedo cosa possa destare preoccupazione mi sento rispondere "Poi gli altri lo vedono come un emarginato". 
Può comunque andare peggio, può succedere che tali figli scelgano di comprare Shadowhunters o Colpa delle stelle.
Che poi io sono tutto fuorché omofobo, ma un maschio che legge queste cose per me è un gay di luiskiana memoria.
Ecco l’ho detto, ora Nathan mi ucciderà.
Scusascusa.

Regola numero 3
Mantieniti vago

Almeno la cover
non è male
- Avete il fantasy della Parodi?
- La Parodi ha scritto un fantasy?
- Beh, tu magari non leggi il genere...

Voi non potete immaginare cosa significhi doversi trattenere dal rispondere al classico Com’è? con un sincero...
UNA MERDA!
Vogliono il tuo supporto, insistono nel chiederti se per te quella porcheria che stanno acquistando è bella e non capiranno mai che hanno gusti osceni. Se provi a biasimarli lasciano lì il libro e corrono a comprarlo da qualche altra parte, così sei costretto a dire sempre le solite frasi:
- Se ti piace il genere…
- Beh, è uno dei più venduti al momento.
- Non l’ho letto, ma un sacco di gente mi ha detto che è bello.
In cuor tuo vorresti fare il presuntuoso, urlargli che i tuoi libri sono più belli ma c’è crisi e non puoi permetterti d'andare in cerca d'un altro lavoro.

Regola numero 4
Evita se puoi  religiosi

uno dei motivi per
cui sono ateo
- Tu cosa leggi?
- Sono un appassionato di fantasy.
- Sai di cosa dovresti essere appassionato? Di Gesù!

Mi è capitato di litigare con una suora laica per aver proposto una versione brossurata della Bibbia, precisamente delle Edizioni Paoline.
O di biasimare un tizio che, nonostante non l’avesse letto, sosteneva che Harry Potter portasse i gioVVani a effettuare riti satanici.
O ancora di perdere tempo con una tizia che mi chiedeva di trattare più libri religiosi.
O di parlare con gente convinta che Brosio sia un buon samaritano.
O di vedere “La vita di Gesù” nel reparto fantasy.
No vabbé quello sono stato io…
Sono persino arrivato a sistemare il reparto fantasy vicino a quello del saggi per poter affiancare i libri del papa a quelli di Harry Potter.


Regola numero 5
Sopporta i bambini

secondo voi che suono può fare?
- Libri, sempre libri vuole. 'Sto bambino è troppo intelligente. E ancora non sa leggere!

Un bambino getterà i cartacei per terra, piegherà le copertine più belle, rovinerà gli albi a fumetti, farà esaurire le batteria dei libri sonori causandovi un'emicrania lancinante, strapperà gli adesivi di quelli con i giochi e toglierà  il cellophane da qualsiasi schifezza che la mamma non comprerà solo perché “è aperto”.
Il tutto sotto la visione dei suoi genitori che lo lasceranno fare inpunemente.
Curioso il fatto che ai librai venga consigliato di mettere i libri per bambini negli scaffali bassi, in modo che il bambino possa prenderlo tranquillamente per portarlo alla madre che, per non perdere tempo, glielo comprerà. O magari che lascerà alla cassa costringendo il commesso ad andarlo a sistemare.

Regola numero 6
Metti doppio antitaccheggio nei libri dei calciatori

Uno scrittore italiano
- Ibra... Zingaro di merda! Del Piero, questo mi piace.

Li rubano.
Sembra assurdo, ma i libri più taccheggiati sono proprio quelli dei calciatori. Che si tratti di Del Piero o di Totti non ha importanza, nessuno ruberà mai un Follet o un classico, la roba più taccheggiata riguarda i libri romantici o quelli "scritti" dagli sportivi. 
E quelli sulla mafia che si vendono a bizzeffe, la faccia di Totò Riina non resta mai sugli scaffali tanto tempo.
A volte lo danno ai bambini, così possono sempre usare la scusa che non hanno visto il figlio prenderlo.
Curioso anche il fatto che molti di quelli che rubano o comprano questi titoli, nemmeno li leggono. Lo fanno per santificare i loro miti o perché credono che leggere sia bello come guardare le figure.

Regola numero 7
Sono tutti scrittori

la sinossi, vi prego,
leggete la sinossi
- Io scrivo.
- Che genere?
- Non c’è un genere, lo faccio per passione.

Ti sei fatto un culo così per il tuo libro. Hai trovato una casa editrice, hai litigato con essa, ne hai trovato altre per quelli successivi. Leggi tantissimo e ti accorgi che non lo fai solo per passione ma per migliorare la tua tecnica. La scuola che hai frequentato ti ha insegnato male la grammatica (che ti aspettavi da una che diceva Levis al psoto di Lewis pensando ai jeans?), tant’è che saltuariamente ti chiedi come sia possibile vedere certi errori nei tuoi scritti. Però non demorid, cerchi sempre di migliorare e scrivi fino a far fondere il tuo pc. La gente ti chiede ancora quanto ti hanno dato per il primo libro e non hai il coraggio di dire che quelli della Libro Aperto ti hanno fregato, che non ti hanno mandato alcun assegno e che prima o poi chiamerai un avvocato per riprenderti i diritti de Lo Spettro Morente.
Poi arriva il cliente con un sorriso a mille denti che ti fa mille domande non per comprare, ma perché ha saputo che sei uno scrittore e desidera dirti:
- Anch’io scrivo, sai?
- Ah si? E cosa?
- Pensieri.

Regola numero 8
Per le mode non c’è limite al peggio

Questa ormai è
un classico
- Ma Camilleri i libri dei nuovi telefilm ancora non li ha scritti?

All’inizio hai letto Fabio Volo e hai capito che sì, scriveva male, ma potevi tranquillamente non leggerlo nonostante tutti scrivessero libri simil-romantici. Ok, ti ha distrutto Kung Fu Panda con il suo disgustoso doppiaggio, ma si poteva sopportare.
Poi arrivò la Meyer, che scriveva decentemente (neanche tanto a dire il vero), e rovinò uno dei miti più belli della letteratura classica grazie al suo vampiro con gli strass. E giù con zombie fascinosi, copertine young adult della Mondadori che rovinavano capolavori come il Dracula di Stoker, telefilm con mostri senza un filo di grasso.
Quando pensavi che si fosse giunto a raschiare il fondo giunsero quindi le sfumature e restasti scioccato dal numero di ninfomani represse pronte a comprare quella cagata.
Infine la Newton Compton decise che non era abbastanza e riempì di scaffali di libri con ragazze dai capelli rossi e dagli occhi chiari.
E con la calza in testa 
E con titoli assurdi…

Regola numero 9
Non esiste nessuno con i tuoi gusti

Quando la racconto
non ci crede nessuno
- Dick? Che libro può scrivere uno che in inglese si traduce come “cazzo”?
- E' stato ispirato Blade Runner da questo libro.
- Uhm, no, non ho presente che film è.

Va bene, nessuno conosce Lovecraft e posso anche capirlo visto che non compare in nessun dannatissimo libro di storia, ma Poe? COME CASPIO E’ POSSIBILE CHE NESSUNO SAPPIA CHI SIA POE? E Matheson? E Kafka? E Wells? E Adams? E Tolkien? C'è il film di Tolkien, almeno questo come nome potreste ricordarvelo!
Green però lo conoscete dato che c'è quella minchiata della colpa delle stelle. E anche braccialetti rossi e qualsiasi idiozia da cui è tratta una di quelle fiction di quart'ordine che guardate dopo aver giocato con i pacchi. Siete degli esperti, dovreste aprire una libreria tutta con libri melodrammatici.
Bah, meno male che è quasi finita.

Regola numero 10
Non farti stancare dalle presenze fisse


Brutto come i figli di
Baal non può essere
- Senti, io sono un appassionato di Faletti, tu puoi ordinare dei libri?
- Certo, quali le servono?
- Tutti

Nello scaffale ci sono dei libri che non si aggiornano mai, sempre gli stessi titoli con sempre le stesse copertine che rivedrete in edizione tascabile, scontata, da cinque euro, blossurata e non o flipbook. Mi riferisco a Follet, Troisi, Valerio Massimo Manfredi, la saga delle Cinquanta Sfumature, Harry Potter, Zafon, Shadowhunters, Martin, Cussler e Wilbur Smith. Ogni tanto qualcuno viene sostituito (per esempio, Fabio Volo prima aveva il suo spazio personale) ma questi libri saranno sempre e perennemente sullo scaffale. Quindi scordati il Castello Errante o qualche roba figa con gli zombie… Se non sei una grossa libreria DEVI avere queste cose. Il resto passa in secondo piano.
Molto triste