mercoledì 2 gennaio 2013

Conosciamo Marimouse, la copertinista!

Si torna a scrivere articoli! Perdonate l'assenza, ma per le feste sono stato seriamente impegnato a creare i regali di Natale (comprarli già fatti per me è troppo banale). Tranquilli, ve li farò mostrerò in un futuro articolo, per ora concentriamoci nuovamente sul romanzo!
Ebbene si, Finalmente potrete vedere la tanto agognata copertina finale de “Lo Spettro Morente”. Che poi i fedelissimi l'hanno già vista nel secondo booktrailer, ma almeno posso parlarvi di come ci sono arrivato. In ogni caso, non scorrete subito verso il basso. Pazientate e leggetevi l'articolo e potrete conoscere l'autrice della cover, cosa che vi assicuro non è facile. Il disegno che vedete qui a destra è ciò che ho ottenuto dalla richiesta di una sua foto per l'articolo....
Ah una cosa: NON CAMBIO IL TITOLO DEL POST, CONTINUO A CHIAMARLA COPERTINISTA, OK?


La prima luna. All'autrice non è piaciuta...
Sarà... Io la trovo fantastica, anche se in
quest'immagine ci vedo il Barone, non lo
Spettro



L'idea iniziale della copertina era semplice: la mano di Ishan che teneva l'elmo insanguinato e sporco di sangue di Antoine. Doveva richiamare l'attenzione quanto il titolo, qualcosa che non fosse il solito drago o tizio super bellum con la spada. Conosco diversi disegnatori e avrei potuto richiedere i servigi di qualcuno di alto livello come Sara Forlenza (che tra le altre cose ha disegnato anche per la Blizzard) o di Rosa La Barbera (Disney). Alla fin fine si tratta del mio romanzo, pagare gente di questo livello poteva essere un ottimo investimento. Probabilmente in futuro mi avvarrò dei loro servigi, magari per quanto riguarda Hymera, ma per questo romanzo mi ero ripromesso di non uscire un centesimo né per gli editori né per nessun altro. Volevo farcela da solo.
Contattai altri disegnatori ma per un motivo o per l'altro mi sentivo fare sempre delle domande e la cosa non mi andava a genio. Era come se non riuscissi ad esprimermi sentivo chiedermi sempre cose come

Che angolazione deve avere la mano?


Quante dita deve coprire l'elmo? 


Come vuoi lo sfondo?

Mi resi ben presto conto che di non sapere neanch'io ciò che volevo. Così mi rivolsi alla ragazza di un mio amico (direi un caro amico, visto che gli ho dedicato un intero capitolo nel romanzo...), che tempo prima aveva rifiutato ritenendo di non esser abbastanza brava.
Le parlai di ciò che avevo in mente e la risposta fu secca:

Se vuoi che ti disegni la copertina, dovrò farla come dico io. Altrimenti ci sono tanti altri disegnatori più bravi di me.

Non osai contraddirla e attesi. Dopo qualche giorno andammo a comprare tutti insieme il materiale per il disegno e per materiale non intendo solo i pennelli e la tavola. Il cielo che vedete, così come le stelle non sono dipinti!
 Mi fidavo di Marimouse, avevo già visto alcune sue opere ed ero rimasto stupito dalla sua bravura. Aveva qualcosa che la contraddistingueva dagli altri artisti: la fantasia. I disegni di Marimouse non sono solo belli a vedersi, sono anche originali e curiosi. Fra le sue opere vi è una raccolta di “Fiabe Nere” che riguardano i soggetti di diverse fiabe in versione gotica. Beh, non si tratta di fare una Biancaneve Zombie o una Bella Addormentata con gli occhi da demone, i disegni di Marimouse vedevano un Cappuccetto Rosso con i segni dell'artiglio di un lupo sul viso o la protagonista di Alice nel Paese delle Meraviglie con i capelli corti bloccati da un fermaglio a forma di coniglio e da un cappello che assomiglia ad una tazza di the....
Secondo tentativo di  disegno
da inserire nella copertina,
probabilmente all'interno della
luna.

Utilizzai tutte le mie capacità più logorroiche per scoprire cosa intendesse disegnare. Sapevo che sarebbe uscito un disegno meraviglioso e non volevo in alcun modo scartarlo, cosa che sarebbe successa qualcora il disegno non avesse rappresentato bene il romanzo.
L'idea di Marimouse era d'inserire una donna che pestava un elmo, quello di Antoine. Niente spettro. Motivazione?
“Il tuo stile è decadente, rappresenti i personaggi in maniera pessimistica. Non ho letto il tuo romanzo ma sono sicuro che è così e voglio rappresentare lo spirito della decadenza.”
A dire il vero lo spirito della decadenza esiste davvero nel romanzo, è uno dei cinque demoni liberati dal Barone ma l'idea di non vedere lo Spettro non mi piacque molto. Seguirono urla (quelle che si scambiano gli amici ovviamente) ed ottenni di vedere Ishan nella luna sullo sfondo.
Dopo diverse settimane vidi finalmente la prima parte del disegno. Non voglio essere ipocrita, devo ammettere che non mi piacque: non attirava molto, vi erano pochissimi particolari e gli occhi nella luna non richiamavano quelli dello spettro. Chiesi di sistemare gli occhi e di aggiungere dei particolari. Lei ovviamente mi prese per idiota dicendo che aveva già previsto di sistemare il disegno. Lo fece, aggiunse i capelli alla figura, il fumo a destra che si trasformava in un teschio e sistemò gli occhi.
Ora mancava solo il nome e il titolo. Ammetto di essere un po' megalomane, ma volevo riempire lo spazio a destra della luna. Ho preferito usare un font che richiamasse una scrittura semplice, da scuola elementare, che non sminuisse l'inquietudine che dona l'immagine. Per il titolo ho invece preferito un carattere gotico.
Niente da fare, la casa editrice mi disse che non era in sintonia con gli altri libri. Così dovetti sopperire con un nuovo font, molto più semplice. Quella che vedete qui è la bozza ufficiale, forse vi sarà qualche modifica, ma a grandi linee sapete già cosa cercare fra gli scaffali delle librerie.