martedì 11 giugno 2013

Report Etna Comics 2013



Una bella fiera,  un viaggio pieno di peripezie con indicazioni fantasiose, qualche acquisto lovecraftiano e una brutta sorpresa al ritorno. Signori, ecco a voi il report di una giornata a Catania.
Arrivo in orario vestito da cacciatore di Zombie: T-Shirt di Zombi-U, benda insanguinata nell’occhio, mazza da golf (tenete a mente quest’oggetto, ne riparleremo alla fine) e morso dipinto nel braccio la sera prima. Se già ve lo state chiedendo: si, so dipingere e il morso non è stato nemmeno difficile da disegnare, avevo già una guida: praticamente mi sono morso da solo.  Ora potete anche smettere di leggere e chiamare la neuro.

Vado a prendere la mia amica Venus che si fa trovare vestita da Gothic Lolita e mi costringe a tornare a prendere la macchina posteggiata a un centinaio di metri. Effettivamente non era proprio il completo adatto per attraversare il mercato di Palermo…

Giunti a Bagheria si sono uniti Marimouse (non venitemi a dire che non la conoscete, puzzoni) e il suo ragazzo con una magliettina dei Lonely Island disegnata da lei.

Una magliettina dei Lonely Island

Disegnata da Marimouse

E porco Nagash

Partiamo per Catania ascoltando proprio i Lonely Island e canzoni coreane ridicolizzabili e dopo varie indicazioni più o meno imprecise di un benzinaio prendiamo l’uscita sbagliata. Chiediamo a un tizio del luogo che ci dice come raggiungere la zona della Fiera raccomandandoci di svoltare alla rotonda contenente una statua a forma d’aereo

Una rotonda.

Con una statua a forma di aereo

E porco Nagash
Non troviamo alcuna rotonda, ma riusciamo ugualmente a raggiungere la fiera per le dodici. Iniziamo a fare la fila per i biglietti, l’affluenza sembra davvero alta e, dopo esserci presentati con dei ragazzi che praticavano il Parkour (fuori dalla fiera), becchiamo vari amici tra cui Luca Passafiume in borghese. Per chi non lo sapesse Luca Passafiume è uno dei migliori cosplayer d’Italia.

L'Isaac. Purtroppo ho trovato solo foto di giorno. La notte l'armatura si accende...

Il posto è lo stesso dell’anno scorso ma la fiera appare diversa. All’entrata vedo già lo stand del distributore DC e quello della Bottero Edizioni, casa editrice che pubblica le opere di Turris, il più grande esperto di Lovecraft d’Europa. Possiedo già un suo libro...

Questo qui
 …ma la visione di un Bestiario di Lovecraft mi ha praticamente scioccato. Chiedo il prezzo: diciotto eurini, sedici con lo sconto. Troppo per ora e poi in fiera non si compra mai all’entrata, rischi di perdere tutti i soldi per trovare qualcosa di meglio dopo. Proseguiamo e troviamo lo stand in cui è presente Pierz. Cioè, quello della Bibbia 2. Cioè, quello di Ravioli Uestern. Venus è presa dalla gioia, compra ogni singolo numero facendoselo autografare, lui per tutta risposta le fa una battuta chiedendole se è una satanista.  La battuta era anche carina ma penso che fosse serio quando gliel’ha chiesto (in ogni caso a me che ero vestito da cacciatore di zombie con tanto di morso non ha chiesto se ero infetto). Lei, da atea convinta, fa una faccia contrariata e io inizio a spiegare tutta la storia del satanismo (che volete, le religioni mi appassionano, d’altronde sono uno scrittore fantasy). Comunque finisce lì, di quello che dico non gliene frega niente a nessuno (tanto per cambiare ndTimejin). A per la cronaca, ho comprato la Bibbia 2, ecco la mia dedica (ho chiesto di disegnare qualcosa sul grammar nazi).


Niente scan, non voglio rovinare il libro
Giriamo un po’ il piano terra e noto con estremo piacere che nel programma sono presenti molti seminari con autori più o meno importanti. Giusto per dirne una, c’era persino l’autore di Bang che spiegava come creare i giochi da tavolo. Quello invece che non mi è piaciuto è il fatto che fosse tutto un po’ troppo dispersivo, la Fiera era organizzata ad aree e ogni area aveva il suo programma. Gli stand dei negozi di fumetti non erano tanto forniti, penso che non trovare un numero del Punisher (inserti di giornali esclusi) in una fiera del fumetto non sia una buona cosa.

Ammetto d’esser rimasto sorpreso dagli stand delle case editrici minori o da quelle medie. Gli autori disegnavano nelle dediche, erano disponibili ed erano felici di parlare dei loro prodotti. Si poteva trovare qualcosa d’interessante in giro.

di mooooooolto interessante
Peccato che, quando sono tornato indietro allo stand della Bottero abbia trovato un tizio barbuto che per poco non mi mandava a cagare quando ho chiesto se potevo usare i buoni sconto per il bestiario. Vabbé lasciamo perdere, non vi dico cosa stava per dirmi nel viaggio di andata il tizio alla dogana (né come abbiamo fatto a finire alla dogana).

Altra grave mancanza della fiera, quella dei giochi da tavolo: pochi, davvero pochi. Poco e niente Warhammer e simili, pochissimi giochi da tavolo e tante carte da collezione. Si poteva giocare ai tavoli, i ragazzi di “Mercoludì” si sono dimostrati ancora una volta gentili e disponibili e hanno portato un buon numero di giochi. Non ho seguito i tornei ma posso tranquillamente dire che sembravano organizzati ottimamente, non ho notato lamentele in giro.

Il reparto Japan quest’anno era organizzato molto meglio e all’interno della fiera. I padiglioni esterni erano dedicati alle mostre, DAVVERO interessanti con autori di spicco che avevano prestato le stampe originali.
Gli ospiti erano negli stand delle case editrici, senza alcuna indicazione purtroppo.

Quest’anno era presente lo stand nintendo con tante Promoter gnocche che presentavano 3DS e Wii U con diversi giochi.

Alle 8 tutti fuori, niente sconti di fine fiera quest’anno. Manco per il bestiario di Lovecraft. Giungiamo fuori dalla fiera per raggiungere la spettromobile  e lì troviamo una bella sorpresa.

La spettromobile è sparita.

Chiediamo info, ma nessuno ci sa dire nulla finché un tassista, desideroso di scucirci i soldi per un viaggio ci dice che la macchina è stata portata via. Il vigili dicono di non saperne nulla ma ci indicano dove avremmo dovuto ritirarla. In realtà avevano solo paura di un tizio dagli occhi insanguinati con una mazza da golf in acciaio, quindi si sono inventati la storiella del carro attrezzi che porta via le auto senza dir nulla. Fra parentesi: la macchina era posteggiata perfettamente. Saliamo in un autobus con un autista maleducato all’ennesima potenza che probabilmente non vedeva l’ora di tornare a casa per picchiare la moglie (ovviamente non dirò che l’autobus era l’830 e l’autista aveva gli occhiali, c’è la privacy, con ‘ste cose non si scherza e ricordatevi che io sono un tipo che inventa le cose, d’altronde sono uno scrittore fantasy). Elflum, il ragazzo di Marimouse, cerca di togliermi la mazza da golf dalle mani ma il solido acciaio del Ferro 4 Callaway resta nelle mie mani bramoso di cervella umane. Arriviamo al deposito dietro le classiche indicazioni catanesi: “dovete andare in una piazza con un treno”.

Un treno


In una piazza.

E porco Nagash

Insomma, a Catania gli aerei atterrano nelle rotonde, i treni stanno in piazza e i vigili inventano storie per evitare di essere picchiati. Pensateci la prossima volta che vi lamentate di Palermo.

Comunque, raggiungiamo il deposito e i tizi mi fanno notare quanto sono dementi i vigili con vari errori nella multa mostrandomi il verbale dove si dice che la macchina è in doppia fila. In sostanza se il tassista non avesse tentato d’impaccarci un viaggio saremmo rimasti lì tutta la notte. 
Pazienza, farò ricorso.
Ah, per la cronaca.
almeno uno sfizio me lo sono levato