Solito report? Non proprio o perlomeno non adesso. In quest’articolo
preferisco commentare l’incontro con un artista che ho sempre definito unico e a cui sono sempre stato grato. Il motivo? Continuate a leggere l'articolo, c'è bisogno che lo dica ogni volta?
Non voglio fare premesse, non conoscere Leo Ortolani
corrisponde a non aver mai giocato a Monkey Island. Ho sempre trovato le sue opere più che originali. Leggere un suo albo significa immergersi in trame che alternano classici giochi di parola a battute geniali. Se siete dei giovincelli che vogliono sapere davvero chi sia, andate
in edicola o in fumetteria e comprate qualsiasi cosa con su scritto “Leo
Ortolani presenta”.
Ratman è la sua creatura principale. E sì, io rispondo davvero così ai testimoni di Geova |
Ma parliamo dell’Etna Comics e dell'incontro di pochi
secondi che ho avuto con lui. La mia
missione era consegnargli di persona Lo Spettro Morente. Il motivo lo spiegherò
in futuro (forse), vi basti sapere per ora che ho semplicemente deciso di
mandare a cagare la Libro Aperto Edizioni dopo aver letto il Rat Man numero 100.
Comunque, io e la mia dracuna Eson ci rechiamo alla prima conferenza
stanchi morti. C’è tanto casino che non riusciamo a seguire nulla, ma ottengo
di mettermi in una posizione decente per occupare un buon posto nella futura
fila per gli autografi. Finita la conferenza, niente firme. Gli organizzatori c’invitano
ad andare in un'altra sala per la conferenza successiva.
Cosa che avrei dovuto sospettare poiché vi erano due
conferenze segnate allo stesso orario…
…e che Eson aveva compreso fin dall’inizio tentando invano
di farmelo capire.
Scommetto che sarà la prima a leggere quest''articolo. Ciao amore!
Comunque vado alla conferenza e mentre sediamo per terra si presenta un tipo che butta una borsa e un robottone per terra e ci chiede di guardarceli.
Così, tanto non avevamo una cippa da fare…
Ma non importa, le lascio lì, prima o poi qualcuno si prenderà cura di quella fantastica Action Figure gigante.
No, dai se l'è venuto a riprendere.
Penso...
No, dai se l'è venuto a riprendere.
Penso...
Povero Walter White |
Ancora
Considerando che fa tanto caldo che le pagine del romanzo che devo dargli stanno ingiallendo.
Vabbè, magari pensa che è un libro antico di valore.
In ogni caso andiamo ad aspettare e dei ragazzi un po’
infervoriti chiedono a un organizzatore d’informarsi se è proprio lì che
dobbiamo aspettare. Il tizio ci dice che non era sicuro ma che sì, quello è lo
spazio delle firme quindi possiamo stare tranquilli.
C'è da nascondersi, vero Marimouse? |
E invece è nello stand dietro.
E andiamo dietro.
E passiamo da primi della fila a ultimi
Si capisce che la colpa non è di Ortolani, anzi… Fosse stato
un altro dopo tutti quegli impegni se ne sarebbe andato a casa, invece ha
cercato d’accelerare il più possibile la cosa per non lasciare scontenti i suoi
ammiratori.
A qual punto arriva un organizzatore e ci dice di seguirlo mettendoci
tutti in fila a trenino.
Sissì, guarda…
E pensate che si lamentavano anche che non eravamo ordinati.
Noi…
Ci promettono che massimo mezzora arriva Ortolani. Il tempo
passa e comincio a inventare frasi che vorrei vedere dentro un Rat Man,
tipo.
Io sono sempre stato un suo fan, fin dal numero sessantacinque.
Ma c’è abbastanza spazio dentro l’albo per una dedica con disegno?
Dov’è finita quella troia di Ortolani?
Speriamo che dopo la convention muoia, sai quanto varrebbe un albo firmato?
Dopo quasi un’ora eccolo lì, senza forze e con enormi occhiaie che invano tentano di farlo desistere dall'accontentare i suoi fan. Ci fanno indietreggiare e a quel punto arriva l’organizzatore più arrogante che abbia mai visto. Comincia ad accusare ragazzi d’esser entrati nella fila da fuori, alza la voce e dice persino agli altri organizzatori d’andarsene perché “ci pensa lui”. Pazienza, Elflum mi fa notare che ormai eravamo lì, quindi era meglio lasciar stare.
Vado da Leo e gli dico che il romanzo è un mio regalo per lui. Lui
sorride, manco gli avessi messo sopra al tavolo il numero quattro dei Fantastici Quattro
originale [è la peggior battuta che tu abbia mai fatto, se si può ritenere una battuta...ndTimejin] [dovevo metterli in qualche modo, lui li adora e magari
sta leggendo l'articolo] e gli dico
Se eri Paolo Barbieri non te lo davo.
Se eri Paolo Barbieri non te lo davo.
Lui sorride e risponde:
Ah, ma tu sei quello che ce l’ha con Barbieri.
Si, sono io. E tu sei quello che ha risposto alla mail di
uno scrittore esordiente che aveva deciso di appendere la penna al chiodo lasciando
a metà il suo secondo libro.