La seconda seduta è stata molto curiosa in quanto Amodeo ha
dimostrato di essere una persona molto controversa. Ha cominciato col parlar
male di Stephen King, non so perché se la sia presa proprio con lui ma non smetteva d'elencare i difetti del suo stile di scrittura. Pur non avendo letto molto di King ho trovato le sue critiche
eccessive, a tratti ridicole: è arrivato persino a commentare le copertine dei tascabili economici. Non sapevo se fermarlo o farlo continuare e mi sarei trovato in
imbarazzo se non l'avesse fatto da solo. In quel momento ha preso a piangere a dirotto continuando con le sue paranoie e lamentandosi di tante cose riguardanti la sua persona. Mi
ha raccontato d’esser tentato dal suicidio e di aver già stabilito una data e
il metodo. Mi sono alzato, ho tirato fuori dal cassetto della scrivania una
chiavetta usb e gliel’ho porta. Lì dentro vi era il romanzo che avevo scritto
tempo fa: Lo Spettro Morente. Gli ho detto che poteva modificarlo e persino
proporlo agli editori, a me non interessava.
D'altronde, non troverei mai il
coraggio di farlo io.