Oggi me la sono fatta quasi
addosso. Ero nel mio studio, avevo appena ricevuto una telefonata dal direttore
della mia banca: ero in rosso di quasi cento sterline. Non sapevo come fare, mi
urlava che non era la prima volta, che se non avessi subito rimediato con un
versamento avrebbe preso seri provvedimenti. Sono
andato in bagno a vomitare quasi trascinandomi, non riuscivo nemmeno a stare in piedi. Poi
ha suonato qualcuno alla porta. Davanti a me si è presentato un uomo dal fisico
imponente vestito di nero, il classico motociclista da Harley Davidson. L’ho
fatto accomodare inventando una scusa per l’assenza della segretaria che non
posso permettermi. Si è steso sul lettino incrociando le gambe e con le mani
dietro la testa per tenerla alta e stare più comodo. Ha detto di non essere
malato e di volere unicamente dei consigli su come convincere la gente a rispettarlo. Secondo lui sono tutti troppo stupidi per capire il suo vero valore
e, essendo lui troppo onesto, ha difficoltà nel far finta di essere al livello
degli altri per cercare di socializzare.
E’ chiaro che si tratti di un disturbo narcisistico di personalità. L’ho inizialmente assecondato, dargli torto l’avrebbe fatto andare via e la cosa non avrebbe aiutato né lui né me. Gli ho fatto presente che se voleva una carica da superiore fin dall’inizio avrebbe dovuto iniziare a comportarsi in quel modo per evitare che eventuali colleghi futuri rovinassero il suo lavoro.
E’ chiaro che si tratti di un disturbo narcisistico di personalità. L’ho inizialmente assecondato, dargli torto l’avrebbe fatto andare via e la cosa non avrebbe aiutato né lui né me. Gli ho fatto presente che se voleva una carica da superiore fin dall’inizio avrebbe dovuto iniziare a comportarsi in quel modo per evitare che eventuali colleghi futuri rovinassero il suo lavoro.
Mi sentivo uno schifo a
comportarmi in quel modo, avrei preferito dirgli ciò che pensavo di lui, ero
consapevole che lo facevo anche per il mio disperato bisogno di soldi. Il tizio
comunque sembrò divertito dalle mie spiegazioni, mi diede una pacca sulla
spalla dicendo d’aver capito che lo stavo prendendo in giro e che trovava i
miei metodi originali. Ci siamo messi a parlare e quando è uscita la storia del
blog ha insistito perché parlassi di lui in un post, lasciando perdere il
segreto professionale. Restai di sasso quando Mark Blade, questo il suo nome,
mi antiticipò mille sterline per le visite future. Non credo proprio che abbia
problemi economici, probabilmente cerca lavoro semplicemente per noia. Beh,
meglio così, per lo meno posso fare un cospicuo versamento alla banca.