A causa di un guasto al pc sono stato
costretto ad abbandonare il diario. Non lo aggiorno addirittura da due
settimane. E’ una fortuna Amodeo, il tizio beccato al pub, sia un asso con i
pc. Da quello che ho capito, mi mancavano alcuni driver per la scheda video e
avevo una specie di virus, preso sicuramente su quello stupido sito dei suicidi.
La visita è stata interessante. Amodeo sostiene
di soffrire della “Sindrome di Peter Pan”. In psicologia e psichiatria tale
disturbo non viene solitamente considerato, è una di quelle robe che si trovano
sui libri degli autogrill, ma ho preferito non contraddirlo.
Il paziente non è giovanissimo, ha trentatré
anni portati molto bene (gliene avrei dato una ventina o poco più), nonostante
quella che sembra una forma fisica non proprio perfetta. Ho capito subito quali
fossero i suoi problemi dal suo modo di parlare, ha più volte utilizzato il
termine “ragazzo” per identificarsi e continua a dire di aver paura del suo
futuro. Il suo lavoro da “scrittore” consiste nel redigere regolamenti di
giochi da tavolo, e visto che nessuna casa editrice si decide a pagarlo e che il
negozio in cui lavorava come commesso l’ha licenziato accusandolo, a sua detta
ingiustamente, di rubare, adesso si trova in guai seri.
Per circa un’oretta ho ascoltato cosa volesse
dirmi, poi gli ho fatto presente che il tempo era scaduto e gli ho consigliato
di svolgere dell’attività fisica per sfogarsi. Non mi sembra il caso di
prescrivergli dei farmaci per ora. Per il favore che mi ha fatto con il pc gli
ho promesso un’altra seduta gratuita.